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Abusivismo, Roma “bazar” a cielo aperto dai piedi dei monumenti fino ai salotti buoni del centro

Bene l’attenzione del Viminale all’abusivismo e alla contraffazione nelle principali località balneari: con l’operazione Spiagge Sicure è partito un efficace contrasto all'abusivismo commerciale che vede all’attivo un numero considerevole di sequestri e contestazioni di illeciti amministrativi e penali. Se ai bagnanti adesso va l’augurio di godersi qualche giorno di riposo senza essere vessati da richieste continue e pressanti degli abusivi le nostre città restano purtroppo in preda al fenomeno. A Roma le cronache locali ci riportano uno scenario in cui le principali arterie sono ormai divenute dei veri e propri “bazar” a cielo aperto. Come se fossimo in spiaggia, una distesa di lenzuoli bianchi nelle vie del centro storico è il simbolo di quel mercato parallelo e illegale che inonda di merce contraffatta le nostre strade dai piedi dei monumenti fino ai salotti buoni del centro. – Così il consigliere Capitolino di Forza Italia Davide Bordoni commenta la dilagante piaga dell’abusivismo a Roma - Sono gli stessi vigili urbani a denunciare che, nonostante i sequestri, nel giro di poche ore gli ambulanti sono di nuovo in giro, favoriti e protetti da un degrado che sembra agevolarli. Cespugli incolti e sterpaglie in ogni area verde urbana sembrano essere il nascondiglio perfetto per le sacche che si portano dietro. Quando i controlli non bastano serve soprattutto prevenzione e un’azione su più fronti. Ridicolo utilizzare agenti di pubblica sicurezza per giocare a guardie e ladri, la merce sulle strade non deve proprio arrivare. Per questo, già in passato, ho sottolineato l’importanza di una squadra interforze per potenziare il lavoro della polizia locale di Roma Capitale con GdF, Carabinieri e Polizia di Stato, in modo da rafforzare i controlli sui capannoni di periferia dove, a monte, viene stoccata la merce contraffatta. Senza dimenticare poi che siamo di fronte ad un problema che era e resta culturale. Compito dell’Amministrazione non può che essere quello di valorizzare l’artigianato locale e proteggere gli esercizi commerciali. Il tessuto economico della Città, specie in un periodo di fragilità e contrazione come il nostro, va tutelato anche informando e disincentivando l’acquisto di merce contraffatta. Tornare ad investire su di una corretta informazione in merito ai rischi che si corrono acquistando prodotti contraffatti, a protezione del Made in Italy, è l’invito da diffondere ovunque con il più ampio coinvolgimento.