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Doping, chi bara, inganna prima di tutto se stesso!


Cosa significa essere sportivi? Significa comportarsi in modo pulito, onesto, trasparente. Significa saper accettare anche la sconfitta. Ma lo sport in genere e il calcio in particolare è abbastanza sportivo, secondo voi? Secondo me, no. In un simbolo, lo sport per me è la risposta che un giorno mi diede Muhammad Ali, quando gli chiesi che cosa facesse di un uomo un campione. Lui mi mollò un pugno nell'addome. Piano, ma pur sempre un pugno. Non me l'aspettavo. Mi piegai su me stesso per la botta. Rialzati, rialzati iniziò a urlami. Dopo che ritirai su la testa mi disse: ora sei diventato un campione. Ho  prodotto più di un film-tv di successo legato allo sport. Su Mennea. O sul maratoneta Dorando Pietri e sulla sua impresa epica alle Olimpiadi del 1908. Arrivò stremato al traguardo, barcollando. Lo sorressero i giudici di gara, vinse, ma poi gli tolsero la medaglia d'oro, per quell'aiuto. Dorando Pietri è un esempio in carne e ossa da leggenda. Un eroe, una lezione di onestà di fronte a tutti quelli che si dopano per gareggiare. Di qualunque sport si tratti. Chi bara, inganna prima di tutto se stesso: ed è triste. Penso a un giovane, magari di famiglia povera, poverissima, che cerca anche un riscatto sociale nello sport. E si allena tutti i giorni, facendosi un mazzo così. E poi in gara si vede sorpassato da un altro. Che si è allenato enormemente di meno, ma è dopato: e quindi è come se fosse seduto su un motorino, quando lo sorpassa.  Comunque con la mia società sono orgoglioso di aver prodotto anche un altro film-tv legato allo sport, L'Olimpiade nascost'. Una storia ispirata a una vicenda vera. In un campo di prigionia nazista in Polonia, nel '44, un gruppo di prigionieri progetta delle Olimpiadi simboliche. E così, distraendo i tedeschi con le gare, riescono a salvare le vite di donne e bambini rinchiusi in un campo adiacente.

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