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Europee, No all'isolazionismo, un fronte unito alternativo ai sovranisti

Il Pd è vivo e vegeto e ha superato i 5 stelle e si colloca come secondo partito italiano, con gli alleati che sono andati da soli in coalizione si tornerebbe ad essere competitivi per vincere. Lo dico agli amici del centro sinistra: non sottovalutate questo dato positivo! È evidente che il crollo di FI, che a mio parere ha sbagliato il messaggio principale in questa campagna elettorale proponendosi come sdoganatrice di Orban e Salvini nel PPE e quindi tacitamente ammettendo che i fautori della democrazia illiberale sono sdoganabili e accettabili per l’elettorato moderato e liberale di Forza Italia, ha consegnato un intero pezzo del suo elettorato alla Lega. Ecco perché il Pd deve guardare anche a questo pezzo di società ed elaborare una proposta politica per il paese che sia sempre più aperta, inclusiva e innovatrice. Una proposta su fisco e salari realizzabile e concreta, una riforma per il welfare e l’educazione, tanta impresa e innovazione e affrontare i temi della demografia e ambiente. Così come molte altre energie devono e possono essere aggregate e coinvolte per dare forza ai movimenti dei giovani, come quello sui cambiamenti climatici e riporre al centro il tema delle donne oggi scomparse dall’agenda politica italiana. Tutto per costruire il fronte contro chi ci condanna al declino, all’isolazionismo e a un sistema sempre più illiberale e violento.