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Fausto Brizzi, Me too. Chiacchiere e distintivo, forma d’involuzione del politicamente corretto


Fausto Brizzi dirige la divisione cinema dell’Eliseo. È un grande showrunner, uno che corre più dime, un uomo generoso. È la prima volta che lavoro con un regista che mi presenta altri registi, a suo dire migliori di lui. Il Me too. Chiacchiere e distintivo. Peggio: ha fatto del male alle donne qualsiasi molestate nei supermercati o nelle imprese di pulizia. 26 anni fa ho fatto uno spettacolo intitolato Oleanna, scritto da David Mamet. Era la storia di una carezza verbale trasformata in stupro psicologico. Prima c’era stato il caso di Popi Saracino, il professore che secondo l’accusa aveva violentato una sua allieva. Ora, ci sono le rivelazioni a scoppio ritardato: trent’anni fa mi hai palpato una tetta … È una forma d’involuzione del pensiero politicamente corretto. In Gran Bretagna una docente nera, lesbica e di sinistra improvvisamente non può più insegnare in università perché si è espressa contro le associazioni Lgbt. Capite? Si avvera la profezia di George Orwell secondo la quale avremmo inventato una lingua che ci avrebbe permesso di parlare senza esercitare lo spirito critico.

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