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Gay, vicini alla ragazza di Palermo

Un storia da Medioevo quella di Palermo che ricorda molto la caccia alle streghe. Picchiata e abusata dalla sua famiglia, perché meglio morta che lesbica. L'orrore che ha dovuto sopportare questa giovane donna, che per ben tre volte ha tentato il suicidio, è indicibile, ma è stata grande la forza di volontà e di riscatto che ha portato la stessa a fuggire e denunciare. Un plauso a tanto coraggio, che però non deve nascondere le carenze delle strutture sociali del nostro paese, soprattutto a sostegno delle donne che subiscono e hanno subito violenza. A questo si aggiunge l'ancora forte ritardo culturale che dovrebbe essere colmato con l'intervento dello Stato.