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Lavorare su Sicurezza a 360°


Un caso che fissa un precedente: qualcuno l'ha definito "ergastolo della patente". Patteggiamento a un anno e sei mesi, ma con pena accessoria della revoca della patente a vita. Termina così, davanti al gup di Milano, il procedimento che vedeva accusato di omicidio stradale un maresciallo dei carabinieri che, alla guida di una "autovettura di servizio" provocò un incidente stradale mortale a seguito di una manovra di svolta in un punto non consentito.Era il 18 dicembre del 2017, Nicolò Luckenbach, videomaker e fotografo di talento, morì in sella alla sua moto a 32 anni. Le Associazioni vittime incidenti stradali parlano di sentenza storica in quanto, nel caso di specie, c'è stata la revoca della patente a vita come pena accessoria per un omicidio stradale commesso da persona la cui patente non era già sospesa, e che non guidava in stato di ebbrezza o sotto effetto di stupefacenti. La revoca a vita della patente nonostante il patteggiamento è una "prima volta" in Italia. Il giudice ha ritenuto quindi estremamente grave la condotta dell'imputato. Al di là della sentenza e della giurisprudenza che ne seguirà serve certamente educare alla sicurezza. E’ necessario un Piano straordinario sulla Sicurezza perché non ha senso inasprire le pene se poi non si fanno i controlli. Due sono gli elementi all'origine dell'aumento degli incidenti stradali: distrazione causata da uso di telefoni cellulari alla guida, ad esempio, e consumo di alcol e droga. Mi stringo affettuosamente ai familiari di Luckenbach e a tutte le vittime della strada. La politica si unisca in questa battaglia che non e' una questione di colori politici. Come abbiamo vinto con Fratelli D’Italia la battaglia per i seggiolini anti-abbandono a bordo delle auto dobbiamo proseguire su questa strada per una Sicurezza a 360°, vogliamo dire basta ai tanti, troppi, morti che ogni anno in Italia si piangono sulle nostre strade.

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