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Reddito di Cittadinanza, proposta M5S è incentivo a non cercare lavoro


L’allarme lanciato anche dalla CGIA conferma le preoccupazioni che da mesi stiamo evidenziando sulle conseguenze disastrose di questa misura che è tutta sbagliata, a cominciare dal nome. Un vero “Reddito di cittadinanza” spetta a chiunque per il solo fatto di essere cittadino di uno Stato. PLa misura del Governo è, invece, un sussidio di povertà la cui concessione è subordinata ad una serie di condizioni che restringeranno enormemente la platea dei beneficiari. Per cominciare, quindi, non prendiamo in giro gli italiani, ma si dia il corretto nome ad ogni cosa.Sui contenuti, invece, a settembre il Governo parlava di 6,5 milioni di soggetti come possibili destinatari. Oggi, numeri alla mano, sono 1 milione e 300 mila nuclei familiari. “Abbiamo scherzato”, potrebbe essere il nuovo slogan del Governo giallo-verde. Oltre alla beffa, però, anche il danno. Secondo le stime della CGIA di Mestre, infatti, la metà della spesa per il reddito di cittadinanza, circa 3 su 6 miliardi di euro previsti, andrà a finire a lavoratori irregolari. Imposte, tasse, contributi previdenziali che lo Stato regalerà a chi lavora e a chi sfrutta il lavoro nero. Una manovra realmente espansiva per il rilancio dell’economia avrebbe dovuto incentivare i programmi di inclusione per i giovani e per le imprese che scommettono sui nostri talenti.

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