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Via della seta, rispetto al G7 l’Italia diventa una sorta di testa di ponte della Cina


Il paradosso è che sovranisti e populisti contrastano l'Europa e consegnano l'Italia all'influenza cinese. Conte conferma di essere una sorta di avvocato della banda più che il presidente del consiglio ma mentre talora riesce a esprimere una sorpresa riesce solo a esprimere banalità. L’Italia si consegna ad un mega progetto infrastrutturale della Cina stabilendo una serie di connessioni dagli aeroporti alle autostrade ai porti (Trieste e Genova). Rispetto al G7 l’Italia diventa una sorta di testa di ponte della Cina del mediterraneo e in Europa, il tutto accentuato dal suo blocco sulla Tav. Dire che tutto questo è poesia significa essere o degli imbroglioni o dei cretini. L’Italia si sta dislocando in un campo diverso dal tradizionale della sua politica estera e della difesa. E i suoi governanti che si scontrano sulla Tav poi dicono che per quello che riguarda la Cina invece le infrastrutture sono solo delle esercitazioni letterarie.

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